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Incentivi energetici 2023: misure, proroghe e scadenze

Da febbraio 2023 non è più possibile optare per lo sconto in fattura e la cessione dei crediti derivanti dal superbonus e dai bonus edilizi minori. Cosa è cambiato? Facciamo il punto.

Bonus Casa

Viene prorogato fino a tutto il 2024, nella misura del 50%, anche il bonus per le ristrutturazioni edilizie. Al 1° Gennaio 2025 sarà prevista una riduzione al 36%. Esistono due categorie di interventi che possono essere incentivate:

  • Interventi di manutenzione ordinaria
  • Interventi di manutenzione straordinaria: sostituzione di climatizzazione invernale con caldaia a condensazione 50%, sostituzione e nuova installazione di nuove pompe di calore 50%, generatori a biomassa 50%, collettori solari per il riscaldamento e la produzione ACS 50%, impianto fotovoltaico 50%

Il limite di spesa è di 96.000€ per singola unità immobiliare, di conseguenza la detrazione massima è di 48.000 € in 10 anni.

Ecobonus

L’Ecobonus al 65% viene prorogato fino al 31 dicembre 2024. Viene mantenuta l’aliquota al 65% anche per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali, per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, nonché per l’acquisto e la posa in opera dei micro-cogeneratori. Vale fino al 2024 anche la detrazione al 50% per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Tra gli interventi incentivabili c’è la sostituzione integrale o parziale del vecchio impianto termico con:

  • Caldaia a condensazione 50%
  • Caldaia a condensazione con termoregolazione evoluta (classi V-VI-VII) 65%
  • Installazione/sostituzione generatori a biomassa 50%
  • Pompa di calore 65%
  • Installazione collettori solari termici per produzione ACS e/o riscaldamento 65%
  • Sistema Ibrido factory made 65%
  • Sostituzione scaldacqua in PdC 65%

Anche in questo caso, per usufruire delle detrazioni, occorre l’asseverazione da parte dei professionisti abilitati attraverso l’Attestazione della prestazione energetica APE degli edifici ed è necessaria la Legge 10.
I massimali di spesa per il risparmio energetico sono variabili, in base alla tipologia di intervento. L’ammontare massimo della detrazione va da 30.000 € per la sostituzione degli impianti termici, ai 60.000 € per gli interventi su involucro e impianti solari. Può raggiungere i 100.000 € nel caso di interventi più rilevanti. Nel caso di Ecobonus al 65% o al 50%, le spese vengono detratte in 10 anni.

Conto termico 2.0

Il Conto Termico è l’incentivo destinato a Privati e Pubbliche Amministrazioni per l’efficienza energetica e la sostituzione di caldaie esistenti con impianti più efficienti: a condensazione, a biomassa oppure a pompa di calore.
Non si tratta di una detrazione fiscale che abbassa gli imponibili Irpef , ma di un vero e proprio incentivo economico erogato tramite Bonifico Bancario su Conto Corrente. L’incentivo è calcolato ed erogato in base alla tecnologia e ai suoi parametri tecnici. L’incentivo può arrivare a coprire fino al 65% delle spese sostenute per l’intervento.
I soggetti ammessi all’incentivo possono essere:

  • Soggetti privati: persone fisiche, condomini, imprese (uffici, negozi, centri commericali, alberghi, magazzini)
  • Pubblica Amministrazione: amministrazioni dello Stato, Regioni, Province, Comuni, Camere di Comercio, scuole, ex-IACP, società pubbliche

Le tecnologie che sono incentivate dal Conto Termico sono quelle che diffondono le fonti energetiche rinnovabili e migliorano l’efficienza energetica degli impianti. Tra gli interventi incentivabili ci sono: sostituzione generatore di calore esistente con pompa di calore, sostituzione generatore esistente a biomassa con impianto a biomassa, installazione impianto solare termico, sostituzione scaldacqua elettrico con scaldacqua in pompa di calore, sostituzione generatore esistente con sistema ibrido factory made e sostituzione generatore esistente con caldaia a condensazione (riservata alla Pubblica Amministrazione).

Inoltre per la sostituzione di un generatore a Biomassa esistente con un nuovo generatore a Biomassa con Certificazione Ambientale 5 stelle, è possibile usufruire di un ulteriore incentivo a fondo perduto messo a disposizione dalla Regione Piemonte (previa verifica di disponibilità del fondo) pari a: 1.500 € per stufe – termostufe pellet, legna | 3.000 € per caldaie pellet – legna, combinate L’incentivo regionale è vincolato all’approvazione della pratiche del conto termico da parte del GSE.

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